Dal Modello Reggio al Modello Peggio

Sergio NucciPare che il silenzio elettorale sia stato rispettato solo in parte, in questa città. Chiusura col botto, venerdì sera, in piazza Santa Teresa, dove quattro furgoni ricolmi di esponenti di Forza Italia hanno fatto il loro ingresso trionfale davanti a uno dei locali pubblici più frequentati della movida bruzia. Come dire, ci piace vincere facile: si va dove c'è più gente e, con fare ammiccante e new friendly, si stringono mani, si fanno promesse, si strizza l'occhio a nuovi futuri percorsi post elettorali. E candidati al consiglio ed alla presidenza, e pare addirittura Mara Carfagna, sono comparsi con tutti i loro codazzi vari davanti all'esercizio commerciale, mettendo in grande imbarazzo coloro che lo gestivano, poiché – di solito – quando si organizzano appuntamenti elettorali (cos'era quello, altrimenti, un gruppo di amici che andava al bar?) tocca avvisare i proprietari dei locali, per concordare con loro modi, tempi e persino l'opportunità di un happening pre-voto, che rischia inevitabilmente di colorare politicamente un luogo, anche se solo per una sera. Ma questo è il rispetto che Forza Italia e in particolare questa amministrazione hanno di questi nostri esercenti commerciali. Basta solo andare a chiedere quanto oggi paghino di Tari, la nuova tassa sui rifiuti, questi commercianti. Il massimo della percentuale, oltre tremila, anche cinquemila euro. Ebbene, la gente le tasse le paga pure, ma che almeno a queste tasse corrispondano i servizi. E invece? E invece ci ritroviamo con decine di sacchetti ammonticchiati davanti ai negozi e le abitazioni, perché i controlli sono del tutto inesistenti. A fine mese, però, le tasse bisogna pagarle! Eccome se bisogna pagarle. Capiremo meglio perché, come e quanto, il 28 ottobre, quando è stato convocato il prossimo Consiglio comunale per le variazioni di assestamento di bilancio e il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Documenti che noi consiglieri non abbiamo mai letto, poiché non ce n'è stata mai data la possibilità. E che ci toccherà votare al buio, come si fa con certi appuntamenti rischiosi, dove non sai quello che ti aspetta. Il tutto mentre la Corte dei conti boccia le carte di Palazzo dei Bruzi, già interessate da “visite” ministeriali e mentre – stando a quanto dice il Testo unico sugli enti locali – se non verranno applicati d'urgenza i doverosi correttivi, la dichiarazione di dissesto sarà una conseguenza inevitabile per il nostro Comune. Quanto rispetto, allora, non solo per i commercianti, ma per tutti i cittadini di Cosenza? A che serve progettare grandi opere o perdersi in luminarie se poi non si ha la solidità finanziaria di affrontare le spese? Forse perché si considera che i soldi entreranno con le accise al loro massimo grado? Basta vedere come si regolarono a Reggio durante il pre dissesto... e farsi un'idea dell'enorme rischio che stiamo correndo come cittadini e come contribuenti. Come dire dal Modello Reggio al Modello .. Peggio.

 

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