Cosenza saccheggiata. Nucci: “E se bocciassero il piano di riequilibrio?”

Sergio Nucci ridotta

Mentre la città ancora si divide sull’opportunità o meno di far svolgere nel centro cittadino l’iniziativa nazionale di Coldiretti, i rumors provenienti dal Comune, circa una paventata bocciatura da parte del Ministero degli Interni e della Corte dei Conti del piano di riequilibrio presentato dalla giunta Caruso, agitano le notti di chi già immagina quali ulteriori pesanti conseguenze avrebbe tale decisione su Cosenza e i suoi abitanti.

In verità, già all’epoca, la lettura della relazione dell’assessore Giordano sul nuovo piano di riequilibrio finanziario pluriennale (Consiglio Comunale del 17.01.2023), se in molti ha provocato stupore nel constatare l’enorme mole debitoria da fronteggiare, ai miei occhi, immodestamente, è apparsa come l’ennesima conferma di quanto avevo predicato, inascoltato, in tutti gli anni in cui si consumava il “sacco” delle casse comunali.

Adesso è evidente come le precedenti Amministrazioni – soprattutto l’ultima -, abbiano compiuto danni di proporzioni colossali ai cittadini di Cosenza.

Danni frutto di adozione di bilanci “farlocchi”, basati su entrate virtuali (alienazioni di beni notoriamente non appetibili) e conseguenti anticipazioni chiaramente dopate.

Nel nostro bilancio l’importo di quelle anticipazioni si aggira intorno a 140 milioni di euro! Ma non è finita certamente qui, in quanto, per come spiega l’assessore, la massa passiva a cui bisogna far fronte è pari a 219 milioni di euro che comprende: 23 milioni derivanti dal disavanzo 2021, debiti fuori bilancio per 2 milioni, accantonamenti per 180 mila euro, fondo contenzioso e disavanzo presunto per 728 mila euro, perdite Amaco al 31/12/2021 per 2 milioni e 800 mila euro, nonché il mutuo che la Commissione Straordinaria di Liquidazione ha chiesto per il precedente piano di riequilibrio di 72 milioni di euro.

Per la redazione del piano, l’assessore dice di essersi avvalso della collaborazione di una società (non meglio specificata) con la quale si è arrivati alla conclusione che si tratta di un “disavanzo fondamentalmente tecnico”. Cioè virtuale e non reale, sic!.

Ma ciò che mi lascia perplesso è l’affermazione dell’ottimista assessore al Bilancio: “L’indebitamento reale non era così enorme. Dei 219 milioni, indebitamento vero ne abbiamo ben poco e molto contenuto, non da rendere impossibile operazioni di riequilibrio”.

Ma l’assessore dice davvero o scherza?

Ci sarà allora una posta tecnica che può aiutare l’Ente a recuperare questo gap? La risposta al dubbio è presto svelata: “tutto sta nella capacità di riscossione che blocca in maniera inaudita la contabilità dell’Ente”.

Considerato che per le entrate dell’Ente non sono state ancora assunte decisioni importanti e funzionali al gettito effettivo, l’ottimismo dell’assessore, piuttosto, potrebbe derivare dal fatto che nel bilancio è previsto un “Fondo crediti di dubbia esigibilità” di 62 milioni di euro.

Avendo ipotizzato anche una capacità invariata della riscossione pari a quella attuale (meno del 30% secondo molti), il “Fondo crediti di dubbia esigibilità” salirebbe in vent’anni (anno più anno meno) da 62 milioni di euro a 400 milioni di euro! Risorse che dovranno coprire le inefficienze della riscossione e probabilmente di bilanci non del tutto veritieri e comunque che non possono essere utilizzate per altri ben più importanti fini istituzionali.

La società incaricata ha fatto anche una proiezione ipotizzando una riscossione superiore a quella in essere pari al 45% ed in 20 anni si dovrebbero recuperare 162 milioni di euro (ma non erano 219?) che garantirebbero la copertura di buona parte della massa passiva. Altre azioni con benefici che si potranno cominciare a vedere a partire dal 2025. Ma il dato basilare resta uno solo: per uscire dall’impasse ci si può solo affidare alla capacità di riscossione del Comune.

Alla luce di quanto detto si possono fare due considerazioni:

1) la capacità di riscossione ipotizzata di appena il 45%, appare, a mio avviso un primo segnale di insufficienza per chi è tenuto ad esaminare il piano (Ministero Interno e Corte dei Conti);

2) conseguentemente il recupero, neanche totale della massa passiva, nell’arco di tempo, oserei dire massimo, dei vent’anni è il secondo parametro negativo.

L’incapacità di riscuotere i crediti sarebbe, dunque, alla base del timore di questi giorni di veder naufragare miseramente il progetto di riequilibrio proposto dall’Amministrazione Caruso.

La proposta concreta, seria, rispetto al problema della riscossione, constatata la completa inefficienza dell’attuale gestore, sarebbe stata quella di non dare “proroghe tecniche” di sei mesi, come è stato fatto, ma di procedere ad affidare la riscossione spontanea e coattiva all’Agenzia di riscossione S.p.A. (agenzia statale), al fine di assicurare certezza, efficienza ed efficacia delle entrate loro affidate.

Oltre a ciò, procedere, senza tentennamenti, ad una riorganizzazione del Settore Tributi, evidentemente non più capace di seguire, di controllare e verificare il lavoro affidato a terzi (e cosentini ne sanno qualcosa degli attuali “terzi”). D’altra parte il Settore Tributi è il protagonista principale per l’incamero delle maggiori risorse di parte corrente, per l’Ente!

L’unico merito che si può riconoscere a questa Amministrazione è di aver scoperchiato il vaso di Pandora (speriamo definitivamente!), ovvero dell’enorme indebitamento che grava e graverà per lunghi anni sulle spalle dei cittadini di Cosenza.

Ma mi chiedo e chiedo: adesso che si conosce la quantità di indebitamento si possono anche conoscere i nomi dei politici e dei burocrati (che a volte ritornano?) che si sono macchiati di tale nefandezza?

In procura dicono che il sindaco ed i suoi “bilanci” non si siano ancora visti, nonostante le promesse dei primi tempi.

Sarà, io, dal canto mio, attendo le notizie ufficiali da Roma e incrocio le dita.

Sergio Nucci

“Buongiorno Cosenza”

Cerca

I cookie vengono utilizzati per migliorare il nostro sito e la vostra navigazione su di esso . I cookie utilizzati per il funzionamento essenziale del sito sono già stati impostati. Per saperne di più sui cookies che utilizziamo e come cancellarli, vedi la nostra politica sulla privacy.

  Accetto i cookies da questo sito.
EU Cookie Directive Module Information