S NucciPiù si avvicina la data delle elezioni per eleggere il nuovo sindaco di Cosenza, e più si infiamma il dibattito politico. Usando anche toni a volte molto violenti e crudi. Il motivo? Ognuno a modo suo cerca visibilità, spazio che altrimenti non riuscirebbe ad avere senza lanciare attacchi e invettive. Comunque, sempre nel mirino il sindaco Occhiuto, ritenuto responsabile dall’opposizione di avere gestito a suo piacimento la cosa pubblica. Come detto, in questi giorni, in tanti si sono fatti sentire, adesso è il turno di Sergio Nucci, leader di Buongiorno Cosenza. Il consigliere comunale, in qualche modo, prova a smorzare i toni, restando tuttavia critico nei confronti di Mario Occhiuto. “E la solita tiritera, tutte le volte che si è prossimi alle elezioni comunali, scatta la guerriglia. C’è chi interviene pacatamente e chi lo fa in maniera da esibizionista. Ricordiamoci, comunque - aggiunge Nucci - che è stato ridotto il numero dei consiglieri comunali e questo scatena i toni”. Argomenti presi di mira in questo periodo sono gli appalti per la pavimentazione di Corso Mazzini, la nomina dei dirigenti, le corsie preferenziali, la gestione dei trasporti urbani, il degrado del centro storico. “Molti sostengono che in alcuni di questi interventi, Mario Occhiuto abbia commesso delle illegalità. Non so se ciò sia vero o meno -aggiunge il leader di Buongiorno Cosenza - se il sindaco ha agito illecitamente tocca alla magistratura stabilirlo. A noi, invece, spetta il compito di abbassare i toni e riportare la questione sul punto di vista prettamente politico. Il sindaco ha commesso errori, si è rimangiato promesse fatte durante la campagna elettorale. Sono fatti evidenti, palesi davanti agli occhi di tutti i cittadini. Ma è inutile accusarlo di avere agito illegalmente se poi non spuntano le prove. Comunque, - prosegue Nucci - sarà un caso che in diversi appalti o incarichi compaiano sempre gli stessi nomi? Poi ha avuto il vantaggio, rispetto all’amministrazione Perugini, di avere a disposizione ben 250 milioni di euro per aprire cantieri - e aggiunge - Occhiuto si è sempre vantato di essere il sindaco che ama la mobilità, gli spazi: e cosa ti fa? Ti va a costruire un mega parcheggio nel cuore commerciale della città, (piazza Bilotti) bloccando strade e creando notevoli disagi ai commercianti. Questi sono gli argomenti su cui discutere. Se, per esempio sugli appalti di piazza Bilotti ci stanno delle irregolarità, queste vanno denunciate, ed è compito della giustizia capire se si tratta di illegalità da perseguire penalmente”. Infine Nucci affronta la questione delle prossime amministrative: “Mancano pochi mesi ed è necessario un confronto serio e costruttivo fra tutte le parti. Poi si deciderà in che modo e come scegliere l’avversario di Occhiuto. A proposito - ricorda Nucci - non aveva promesso che non si sarebbe ricandidato? Una cosa la posso assicurare: Mario Occhiuto non avrà vita facile, l’opposizione farà di tutto per dare a Cosenza il sindaco che si merita. E soprattutto che si meritano i cosentini che sono stufi di anni passati ad ascoltare discorsi futili e semplici inutili menzogne.”

Astolfo Perrongelli

La Provincia di Cosenza del 27 agosto 2015

000 Diciamocelo francamente. Sono in tanti a ritenere quantomeno paradossale l’offensiva del Pd nei confronti del sindaco Occhiuto. Tutti sanno che Nicola Adamo e tutti i suoi discepoli sono stati i “registi occulti” del trionfo di Mario l’architetto e dell’affossamento dell’avvocato Enzo Paolini. E tutti sanno che il Pd non ha mai fatto opposizione prestandosi spesso e volentieri al ruolo di “stampelle” della maggioranza. L’unico che ha sempre fatto opposizione coerente è stato ed è Sergio Nucci, capogruppo di “Buongiorno Cosenza”.

1. Lei è accomunato al gruppone che dopo le Regionali si è messo a chiedere la testa del sindaco Occhiuto. Ma fino ad ora questi dov'erano, quando lei si prendeva gli insulti (ipocriti, mistificatori) del sindaco? Eppure la minoranza è formata da autorevoli esponenti del Pd (tra cui l'ex sindaco) e della sinistra.

Non ho mai avuto problemi ad affrontare anche da solo l’avversario. Uno ci nasce in un modo, non ci diventa. Non ho problemi ad essere definito oppositore del sindaco, ma rifiuto l’appellativo feroce. Io sono tenace, non feroce. Non mollo se penso di essere nel giusto. Non so dove fossero i miei compagni di minoranza fino ad oggi, certo è che il sindaco non personalizzerebbe così come invece fa, se fossimo un gruppo più compatto. Per stare in silenzio o fare qualche denuncia spot fino ad oggi avranno avuto le loro buone ragioni...

2. In sostanza però la lasciano in una situazione di isolamento. Cosa risponde al fuoco amico che le imputa di fare opposizione solo perché non ha ottenuto una poltrona da assessore?

Chiariamolo una volta per tutte. Ad inizio consiliatura, dopo il sostegno al sindaco al ballottaggio, sostegno ottenuto a fronte dell’impegno di realizzare sei punti programmatici, mi è stato offerto, in presenza di altri amici del movimento Buongiorno Cosenza,  un assessorato che ho gentilmente rifiutato. Ero convinto che non avrei sfigurato in un ruolo meno politico è più istituzionale (presidente del consiglio), ma quel ruolo, inizialmente vacante, era diventato molto ambito proprio nei primi giorni della sindacatura Occhiuto. Quindi la balla dell’assessorato non avuto era è e sarà sempre una balla.

3. Si può secondo lei criticare il Comune e poi accettare delle consulenze?

Se chi ottiene gli incarichi li ottiene non perché vende la propria coscienza non trovo nessun problema. Diverso il discorso se chi accetta incarichi lo fa a scapito della propria indipendenza ed dei propri principi.

4. Facciamo un gioco: tre cose buone che ha fatto il sindaco e tre cattive.

Dunque, buone: il sottopasso di viale della repubblica certamente. Lo slargo della fontana dei due leoni e il restauro di statue e opere d’arte in città. Le tre cattive: la scorta personale: non solo è dispendiosa e limita la possibilità di avere un servizio di vigilanza notturno, ma è ingiustificata. Vedere dei vigili urbani in attesa del sindaco che pasteggia o sorseggia nei bar la sera fa davvero rabbia. E ancora la politica degli annunci e l’incapacità di ascoltare il prossimo riconoscendo che non si è depositari della verità.

5. Ma allora perché secondo lei questo sindaco gode di consenso popolare?

Una cosa è il consenso di Facebook, una cosa il consenso effettivo. Questo sindaco non dimentica certo le luminarie le feste i frizzi ed i lazzi, ma scorda le politiche sociali in questa città. E su questo sarà giudicato dalla Cosenza che soffre e che grida aiuto.

6. Su piazza Santa Teresa avete posto il problema delle priorità e della quiete pubblica. Avete i commercianti contro, secondo i quali non siete in linea con la “primavera della città”, come risponde?

Io credo che nessuno sia contro le attività commerciali ed il loro diritto di lavorare. Il problema si pone nei confronti di alcuni avventori assolutamente incivili che con la loro maleducazione limitano il diritto ad una pacifica e civile esistenza degli abitanti della zona. A ciò si aggiunga la assenza completa di controllo nelle ore notturne nelle zone della movida ed il gioco è fatto. Ha mai percorso via Caloprese la sera di sabato? Ha mai visto l’area pedonale di corso Mazzini invasa dalle auto? Il venerdì sera è passato da piazza santa Teresa?  Tutto questo è possibile se nessuno controlla. L’anarchia regna sovrana  e a pagare sono quelli che le regole le rispettano.

7. Cosenza si rifà il look. Ci sono decine di cantieri aperti. Lei è consigliere comunale, ha più facilità di accesso agli atti. A chi sono affidati questi appalti? Si fanno regolari gare o sono affidamenti diretti? Chi sta ridisegnando il volto della città?

Sulla facilità d’accesso agli atti ho qualche dubbio. Sono andato più volte in procura a denunciare che non me li davano, ma non è successo nulla. La cosa bella è che questa città viene disegnata in una sola stanza e senza che i consiglieri comunali ne sappiano qualcosa. Questo è triste non tanto per me o per noi che siamo minoranza, ma per i consiglieri di maggioranza che dovrebbero ben conoscere il futuro della propria città e sempre più spesso lo ignorano.

8. Caso Clini. Il sindaco dice a Report: è giusto affidare dei lavori a chi si conosce. Lei è d'accordo con questa linea di pensiero?

Se le persone che si conoscono sono oneste e si applica un criterio di sana rotazione, va bene. Diversamente no. Ma lei sa che i supporti al Responsabile unico del procedimento (ossia i consulenti esterni che “aiutano” i tecnici del comune magari a progettare tre gradini) sono affidati dai dirigenti senza avviso pubblico?  Ma lei sa che per combinazione i dirigenti scelgono sempre persone vicine all’amministrazione? Vede un po’ queste coincidenze. Basterebbe una volta ogni dieci un sorteggio... ma non capita mai.

9. Come giudica la politica delle feste? Trova qualche analogia con la "primavera reggina"?

In riva allo stretto c’era il modello Reggio, da noi il modello "peggio". Peggio perché qui non ci sono soldi, ma si spende come se le casse fossero sempre piene. E poi qualcuno ci viene a dire che in questa città negli ultimi decenni si è speso l'inverosimile. Chiariamo una cosa: prima dell’elezione di Giacomo Mancini il comune aveva un attivo di oltre sessanta miliardi di lire. Cifre certificate. Oggi il passivo dicono si aggiri intono a i 150 milioni di euro. Ora far di conto è facile: dopo Mancini c’è stato Mancini, poi la Catizone e poi Perugini. Se la Catizone è stata troppo poco e Perugini non ha fatto niente, il “colpevole” resta uno: Mancini. E allora perché non si dice chiaramente chi ha creato il buco nelle case comunali? Ma se poi si critica Mancini come si fanno ad inaugurare o completare tutte le opere che ha pensato o realizzato Giacomo Mancini? Questo sarebbe un bel problema.

10. Lei ha una banca dati delle determine dalla quale sono emerse alcune notizie poco edificanti per il Comune, ci fa un riassunto delle più eclatanti?

Incarichi sempre agli stessi nomi, lavori sotto soglia e quindi affidati senza gara, frazionamenti delle spese e via discorrendo. Materiale da corte dei conti. Faccio un esempio per capire: ci sono marciapiedi o bitume da rifare? Non si fa una gara unica da qualche milione d’euro, ma tanti piccoli affidamenti discrezionali. Secondo me tutto questo cozza violentemente con la politica della trasparenza e dell’equità. Ma come si dice: a pensar male si fa peccato.

11. Come procede piazza Bilotti? Quante inchieste ci sono sopra? E possiamo dire che la magistratura arriva dove si ferma la politica?

Molte zone d’ombra su piazza Bilotti. La perizia geologica copiata. Le mancate autorizzazioni del genio civile. Il cemento depotenziato. Piazza Bilotti sarebbe stata un’opera strategica venti anni fa. Oggi sinceramente appare anacronistica. Non si vogliono le auto in città ma si fanno arrivare in pieno centro. Dicono che non si potevano perdere 2 milioni di fondi europei, ma poi se ne perdono 160 per la metropolitana leggera. Sempre lo stesso discorso. Un principio vale per una cosa ma non per l’atra. Allora non è un principio, è una convenienza.

12. Ma secondo lei, oggi, chi comanda davvero in città? E' possibile, ora come ora, avere un'opinione diversa da quella dominante dell'amministrazione? Ci rivede un link con il clima della vecchia amministrazione Mancini?

Mancini con pregi e difetti era uno statista, oggi di statisti non ne vedo in giro: invece vedo sempre tanti nani e tante ballerine... purtroppo. Circa la domanda su chi comanda in città la risposta è facile: oggi comanda Occhiuto con il suo entourage consolidatosi al comune, alla provincia e nel suo nuovo partito. Altri fanno finta di comandare, ma in realtà sono comprimari utili alla bisogna. E che verranno scaricati se ritenuti inutili o scaricheranno il comandate prima che la nave affondi.

13. E i giornali come si collocano in questi rapporti di potere?

Sincero? Mi piacciono i giornali ma soprattutto i giornalisti che vanno a fondo. Che scavano, studiano, si informano non quelli che pubblicano le veline. Da noi qualche “eroe” c’è, ma sono davvero in pochi. Se ce ne fossero di più le cose andrebbero certamente meglio... ed io mi sentirei meno solo

14. Cosa pensa delle prebende distribuite dal sindaco-presidente tra Comune e Provincia per puntellare la maggioranza?

O tempora o mores. Se c’è chi si vende, c’è chi compra. Con questa crisi oggi più di ieri. Non è etico... ma è tanto conveniente per le parti.

15 Un po' meno per la città. Ma chi sono oggi gli amici del sindaco e quali i nemici?

Sicuramente tra gli amici coloro che riconoscono a questo sindaco la capacità di cambiar loro la vita. In meglio si intende e in tutti i sensi. Tra i nemici coloro che hanno chiesto e non hanno avuto nulla, coloro che non hanno chiesto e non hanno avuto nulla e coloro che pensano che qualcosa di meglio si possa pretendere.

16 Facciamo un altro gioco. Immaginiamo le prossime elezioni a Cosenza, chi butta giù dalla torre un politico avverso all'amministrazione come lei, Occhiuto o Nicola Adamo?

Nicola Adamo ha detto pubblicamente che non vuole candidarsi nè alle primarie nè a sindaco. Sto alle sue parole. Resterebbe solo Occhiuto sulla torre, ma questo non sarebbe un buon motivo per non buttarlo giù.

S NucciSergio Nucci, capogruppo di Buongiorno Cosenza, sta seguendo con attenzione gli sviluppi legati al riconoscimento dei debiti fuori bilancio.

Cosa pensa delle dichiarazioni di Luciano Vigna?
«Nell’intervista che ha rilasciato a La Provincia, il vicesindaco dice chiaramente che per questa mole di debiti la legittimità sta solo nei lavori
di somma urgenza. Ragion per cui mi sembra strano e preoccupante che un consiglio comunale possa prendersi responsabilità che non gli competono riconoscendoli. Inoltre, la tempisticacon la quale sono state comunicate le informazioni è ritardata e lacunosa. Mi auguro, quindi, che anche gli altri consiglieri possano adottare la mia stessa linea di ragionamento».

Vuole dire che c’è qualcuno che sta “aiutando” il sindaco?
«Nella penultima seduta del Consiglio che riguardava il regolamento per la tassa sui rifiuti, ho responsabilmente abbandonato l’aula per evitare che si approvasse una praticarovinosa per tutti i cosentini. Purtroppo,però, il numero legale è stato assicurato da quattro consiglieri di minoranza. Non vorreiche si ripetesse la stessa cosa anche per idebiti fuori bilancio... Mi sembra chiaro che solo un organo esterno possa controllarecompiutamente la situazione debitoria del Comune. Ma c’è sempre qualcuno che non vuole assumersi le sue responsabilità. Tre anni e mezzo fa, quando Occhiuto si insediò, gli avevo chiesto di dirci la verità sulla situazione finanziaria del Comune. Oggi è quantomeno sospetto che il suo vicesindaco ci dica che c’è crisi e precarietà. L’operazione-verità andava fatta per tempo, oggi non è più credibile. Io propongo alla Giunta di evitare di produrre ricorso alla Corte dei conti.
Auspico invece che siano i consiglieri stessi a dichiarare il dissesto. Ma mi rendo conto che ci vuole coraggio…».

Sa qualcosa dei circa 100 milioni di euro che il Comune sta gestendo?
«Conosciamo soltanto una parte delle carte e non conosciamo affatto l’utilizzo che è
stato fatto dei milioni che sono arrivati dalla Cassa Depositi e Prestiti. So solo quello che prevede la legge: entro un numero determinato di giorni, quei soldi andavano consegnati ai legittimi proprietari ma sinceramente non ho notizia di tale adempimento».

Come influiranno le ultime elezioni sugli equilibri del Comune?
«Le elezioni regionali modificheranno certamente gli equilibri politici in Consiglio. Il primo banco di prova sarà proprio la seduta su assestamento e debiti fuori bilancio. So bene che nessuno ha voglia di andare a nuove elezioni comunali ma ciò non significa che i miei colleghi vogliano per forza farsi carico di responsabilità sui debiti fuori bilancio che certamente non hanno...».

Sapeva che il Comune ha 13 milioni di debiti con la Regione e che sono da considerare fuori bilancio?
«Sì, ho letto di questo grosso debito con la Regione per i rifiuti che crea problemi al nostro bilancio ma sinceramente non so se questa posta sia stata inserita nella prossima seduta. Anzi, dalle carte in mio possesso posso dire certamente di no».

E se ve li facessero riconoscere al “buio”?
« L’ unico “buio” che conosco è quello che si fa giocando a poker. La Giunta potrebbe provarci, non lo nascondo, ma io sono un giocatore prudente e non d’azzardo e comunque lo capirei subito...».

Nucci D. Nucci cosa non condivide dell'azione amministrativa del sindaco?
La scarsa collegialità. Molte decisioni sembrano piovute dal cielo e non frutto di un ragionamento che veda tutti coinvolti. Penso che il Comune non sia un'azienda e che si amministri sentendo le posizioni di tutti, e alla fine, chi guida fa la sintesi politica che deve soddisfare tutti.

D. Lei da tempo lamenta un ritardo nella realizzazione di alcuni punti programmatici concordati con il Sindaco. A quali punti si riferisce?

Intanto i sei concordati in fase di ballottaggio con il mio movimento, che non ricordo per carità di patria. Poi i punti concernenti i rifiuti, la manutenzione ed i tagli agli sprechi. La politica dei rifiuti non soddisfa né i cittadini né noi. La città e sporca, cumuli di spazzatura a parte. Penso che i saccheti di rifiuti che coronano i nostri cassonetti siano un fatto transitorio. Quello che mi preoccupa è la pulizia urbana. Riscontro che vi sono strade quasi dimenticate dal servizio di spazzamento. Nonostante gli sforzi di Vizza, non vi è poi la benché minima manutenzione, marciapiedi e strade sono perennemente sconnessi. E le tasse ormai sono insopportabili. Penserei a spendere meno per chiedere meno alla collettività. Bisogna capire che la crisi incide in maniera incredibile sulla gente.

D. Come mai proprio oggi è esplosa la contestazione? Vi trova un nesso con il fatto che stanno per partire i grossi appalti come la metropolitana leggera e piazza Bilotti?

Non mi pare. L'appalto della metropolitana leggera sarà gestito dalla Regione, non da Palazzo dei Bruzi. La gara di piazza Bilotti è stata già aggiudicata. Dopo, invece, due anni era normale che i nodi arrivassero al pettine. Oggi abbiamo compreso che siamo dei comprimari, a volte scomodi perché diciamo ciò che pensiamo. Vogliamo essere utili per la nostra città. Se dobbiamo essere sopportati è meglio farsi da parte. Per quanto riguarda poi le grandi opere tengo a dire che si realizzare perché qualcuno, come il sottoscritto, con senso di responsabilità, pochi mesi fa,ha votato il decreto anti dissesto salvando il comune, le grandi opere e i lavoratori delle cooperative.

D. Sul progetto di piazza Bilotti non vi siete risparmiati polemiche

A proposito di piazza Fera, vorrei sottolineare, che quando inizierà l'opera sarà un trauma per l'intera città sotto il profilo della viabilità. Si potrebbe prevenirlo prendendo a prestito due idee del movimento Buongiorno Cosenza: lo spostamento a Vaglio Lise dell'autostazione e la sua riconversione in grande parcheggio, con una circolare veloce si potrebbero collegare i due siti in una manciata di minuti ed il gioco è fatto.

D. Non è strana l'alleanza dtra lei ed il centrodestra. Si sente strumentalizzato dal Pdl?
Non ho mai avuto contatti con il PDL. Ho avuto invece interlocuzioni con colleghi consiglieri comunali che aderiscono a quel partito. Con loro c'è rispetto e pari dignità. Anche loro ritengono che Buongiorno Cosenza non può essere mantenuta ai margini della vita politica. E' un problema anche di equilibri politici.

D. Ma cosa chiede Buongiorno Cosenza?
Abbiamo donne ed uomini in Buongiorno Cosenza in grado di svolgere con competenza e passione ruoli di rilievo nella compagine amministrativa. Chiediamo solo di essere messi alla prova.

D. E' possibile secondo lei un cambio di maggioranza come pure si prospetta da diverse parti?
Il sindaco è stato eletto alla guida di una colazione di centrodestra. Se decide di cambiare maggioranza dovrà renderne conto agli elettori. Del resto ognuno di noi sarà chiamato a spiegare i propri comportamenti al cospetto dei cittadini. Non credo, quindi, convenga a nessuno un'operazione simile, né al sindaco, né ai colleghi dell'opposizione cui riconosco coerenza politica.

D. In cosa contesta la gestione Amaco?
Bisogna metter mano e con urgenza alla municipalizzata del comune. Ci sono obblighi di legge che non possono più essere disattesi. Non ce n' è ragione.

D. Come si comporterà oggi pomeriggio: voterà il bilancio?
Non ero in commissione bilancio nella scorsa riunione. Sto studiando i documenti consegnatimi e ritrovo la stessa impostazione del passato. Non ero soddisfatto allora...

Intervista di Massimo Clausi a Sergio Nucci Il Quotidiano della Calabria 29/04/2013

nucci02 Com’è nato il rapporto con Italia Futura?

«I primi contatti risalgono al maggio dello scorso anno, durante la campagna elettorale. Il movimento civico che ho guidato come candidato sindaco ha preso coscienza del fatto che c’era un movimento culturale, nato sui grandi temi, in predicato di estendersi sul territorio. Questo ci ha spinto a contattare Italia Futura e a presentarci come realtà operante sul territorio. Un movimento, il nostro, fatto dalla società civile, nato fuori dalla politica e che si presentava alle elezioni con una serie di liste civiche. Da lì Italia Futura ci ha seguito con attenzione. Quando hanno capito che c’era serietà d’intenti hanno iniziato ad invitarci alle riunioni. Poi è arrivata una vera e propria convocazione. È stato un matrimonio spontaneo tra due sensibilità che considerano la politica come un servizio. Italia Futura – è utile precisarlo – non  è un partito. È un laboratorio di idee ed è un posto di moderati, ovvero di persone che non amano i toni forti e che quando individuano il problema si impegnano per studiare una soluzione. Se critichi e basta diventi il qualunquista di turno che vive una sola stagione».

Il polo civico “Buongiorno Cosenza” sarà traghettato in Italia Futura?

«”Buongiorno Cosenza” ha l’ambizione di dare una speranza alla città, Italia Futura, se dovesse diventare un partito – ma non è detto – vuole offrire una speranza al Paese. Tutta “Buongiorno Cosenza” ha condiviso passo dopo passa questa marcia di avvicinamento e gli iscritti sono pienamente convinti che questo sia un percorso obbligato. I partiti tradizionali hanno fallito, le forze moderate non riescono a coagularsi attorno ad una proposta».

Il terzo polo, quindi anche l'Udc suo vecchio partito, non si è mostrato insensibile a Montezemolo. Il fatto di non allontanarsi troppo dall'area centrista ha influito sulla sua scelta?

«Ho aderito in passato all’Udc perché credevo nel progetto della Costituente di centro. Non è andato in porto e lo scoramento mi ha indotto a lasciare l’Udc. Oggi il movimento che nasce, e che potrà diventare qualcosa di più o restare quello che è, mi appassiona. Lo concepisco come un luogo d’incontro di chi non ha fatto una scelta verso la socialdemocrazia né verso  il conservatorismo che tutela i poteri forti».

E in Calabria che effetti può avere il movimento?

«La Calabria ha bisogno di mettere insieme persone di buona volontà. E noi, che non cerchiamo né pennacchi né medagliette da appuntare sulla giacca come testimonia la nostra storia, vogliamo spenderci per una generazione che pensi davvero di essere stata fortunata a nascere qui».

Domani incontrerà il suo movimento al cinema Italia. Come mai questa convocazione?

«Dopo un anno sentivo il bisogno di ritrovarmi con chi ha condiviso con me un percorso esaltante e dir loro che non abbiamo perso nulla del consenso riscosso alle amministrative. Anzi, oggi potremmo raccogliere di più. Il cinema Italia segnerà l’inizio di una nuova stagione di “Buongiorno Cosenza”. Il patrimonio che abbiamo messo insieme così faticosamente non andrà disperso e la politica questo deve saperlo».

Tra poco in Consiglio voterete il bilancio preventivo. Ha deciso se si collocherà in maggioranza o in minoranza?

«Guardiamo con molta attenzione alle scelte dell’amministrazione e siamo consapevoli che il momento non è dei più felici. La volontà del movimento è quella di realizzare i punti programmatici condivisi con il sindaco. Abbiamo le giuste energie per farlo. Aspettiamo che si creino le condizioni per realizzare quello che ci siamo detti un anno fa».

 

Maria Francesca Fortunato

Il Quotidiano della Calabria

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