nucci02 Mi sarei aspettato dalla responsabile dell'unita operativa di odontoiatria dell'Annunziata ben altro intervento, anche se la replica non mi sorprende: excusatio non petita accusatio manifesta.
Ciò detto, andiamo a noi. Chiedo da anni, nella sede competente, ovvero nel Consiglio Comunale di Cosenza, nel quale rappresento i cosentini e dove siede il Sindaco, la massima autorità sanitaria cittadina, che venga istituito al più presto, presso l'Annunziata, il reparto di Chirurgia Maxillo-Facciale.
Lo chiedo perché come utente, come odontoiatra e come consigliere comunale so perfettamente che all'Annunziata di Cosenza non vengono eseguiti interventi di chirurgia maxillo-facciale. A questo proposito alzino la mano quegli utenti e/o quei colleghi odontoiatri che hanno trovato risposte nel nostro nosocomio circa la riduzione di fratture condilari, o l'asportazione di ameloblastomi, o la risoluzione di schisi labio-palatine, per fare solo alcuni esempi.
Questa chirurgia, purtroppo, da noi non viene trattata e sicuramente non per colpa della responsabile Loizzo che non ha né le competenze ne le responsabilità  per farlo.
Allora di cosa si lamenta? Che non dica ai pazienti che a Cosenza esiste una unita operativa di odontoiatria? Il centro di Cosenza sarà pure ai vertici nella graduatoria regionale per la casistica operatoria, tuttavia questo fatto, del quale certo non dubito, non risolve le questioni che ho sollevato e che non coinvolgono, quindi, il servizio della Loizzo.
Ben venga, dunque, l'unità di odontoiatria ma non è l'oggetto del mio ragionamento nè quello che la gente si aspetta da un ospedale regionale, e scusate se è poco.
In ultimo una battuta che la Loizzo mi consentirà: non ho mai sentito i colleghi cardiologi cosentini lamentarsi dei politici che vogliono realizzare a Cosenza la cardiochirurgia. Che siano meno permalosi degli odontoiatri?

Sergio_Nucci_ridotta Ogni notizia riguardante la malasanità suscita sempre nell’opinione pubblica grande eco. Per tanti motivi, non ultimo, per il fatto che quando si parla della salute dei cittadini ci si sente direttamente coinvolti, quasi vivessimo in prima persona il dramma di chi soffre.
E’ successo anche stavolta per le indagini che vedono coinvolte alcune cliniche private molto note del tirreno cosentino.  Nulla da dire sulla legittimità degli accertamenti, come sempre sono convinto che la giustizia farà il suo corso e che i responsabili pagheranno mentre gli innocenti potranno provare la loro estraneità. Tuttavia, una considerazione devo farla relativamente ad una clinica, la “San Luca” di Praja a Mare, molto nota in ambiente odontoiatrico, e nella quale vengono eseguiti interventi notoriamente tabù nei nostri nosocomi. È un fatto che per prestazioni un tantino complicate di chirurgia odontoiatrica, nostri concittadini aventi diritto, ovvero che sono assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale, si siano rivolti in passato (ed auguro anche in futuro) a questo centro  dal quale sono arrivate risposte a legittime richieste di assistenza.
Ripeto, non conosco le carte e non so se ci siano e quali siano le responsabilità, ma la notizia in se, per la sua cruda drammaticità, impone a chi ne ha facoltà di interrogarsi e capire perché alcune degenerazioni siano frutto, molte volte, di una sanità negata nei nostri ospedali.
Se esistono centri che erogano prestazioni in regime di convenzionamento è perché lì, l’offerta pubblica o è assente, o è insufficiente, o è (dispiace dirlo) di qualità minore.
Solo ed esclusivamente per questo.
Fanno bene le autorità a vigilare che tutto avvenga secondo i crismi della legalità, ma chi ci governa farebbe bene a garantire un’assistenza sanitaria piena ed efficiente in ogni dove. Soprattutto, ad esempio, nel nostro ospedale regionale, dove branche come la cardiochirurgia o la chirurgia maxillo-facciale latitano.
Con il movimento Buongiorno Cosenza ho chiesto al Sindaco Occhiuto di diventare parte diligente nella realizzazione di cardiochirurgia a Cosenza. Bene! A questo punto lo invito a farsi portavoce di un’altra esigenza molto avvertita dalla popolazione, ovvero dell’istituzione all’Annunziata di un reparto di chirurgia maxillo-facciale dove curare con scienza e coscienza quegli sfortunati che per chirurgie odontoiatriche, anche banali, devono rivolgersi al privato di turno o al centro convenzionato sia esso la clinica “San Luca” o l’Ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti a Bari (sic!).
Ci sono tante malasanità nella nostra regione, non c’è che dire. Una è sicuramente quella che riguarda la sanità negata dei nostri ospedali.

Sergio Nucci
“Buongiorno Cosenza”

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